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AULA MAGNA DEDICATA AL P.TRAPÈ

Allocuzione del Priore Generale

nell'atto d'intitolazionedelll'Aula Magna dell'Istituto Augustinianum

al P. Agostino Trapè,

Roma, 11 novembre 2004

 

Eminenza Reverendissima Cardinale Martinez Somalo,

Eccellenza Reverendissima, Reverendi sacerdoti,

Signor Sindaco di Montegiorgio,

Professori e alunni dell'Istituto Patristico Augustinianum,

Familiari di P. Agostino Trapè,

Fratelli e sorelle,

 

È un onore rivolgere un saluto a tutti voi, in occasione della dedicazione dell'Aula Magna dell'Augustinianum alla memoria del mio predecessore e grande promotore di questo Istituto Patristico, il P. Agostino Trapè. Questa celebrazione è una delle numerose iniziative organizzate per questa settimana, nella quale la Famiglia Agostiniana ricorda il 1650° anniversario della nascita di sant'Agostino.

Vorrei menzionare un altro progetto, inaugurato dal P. Trapè, che quest'anno ha raggiunto una meta significativa – la Nuova Biblioteca Agostiniana – progetto della Provincia Italiana dell'Ordine Agostiniano e dell'Editrice Città Nuova. Con la pubblicazione quest'anno dell'opera "Contro Fausto", tutte le opere di Sant'Agostino sono ora disponibili per i lettori in latino e in italiano. Un ringraziamento ai collaboratori che hanno portato avanti quest'opera.

L'importanza di questo evento oggi sarà sottolineata dalla presenza delle spoglie del nostro santo padre Agostino, che saranno portate qui dalla chiesa sant'Agostino, e dal canto dei vespri, presieduti da sua Eminenza il Cardinale Paul Poupard, in questa stessa Aula.

La presenza delle reliquie del santo a Roma ci offre la possibilità di dire che Agostino è "tra noi", (ecco, il motivo del titolo che è stato dato a queste celebrazioni). Ma certamente, non è l'unica forma della sua presenza in questa occasione. Più importante della presenza dei resti mortali, per tutta la Chiesa, e per noi che ci consideriamo eredi della sua opera e del suo carisma, è la presenza che si realizza per mezzo della sua dottrina, spiritualità e modello di vita.

Noi, Ordine di sant'Agostino e anche gli altri membri della Famiglia Agostiniana, ci sentiamo, con umiltà e con gioia, chiamati ad essere l'espressione viva e attuale della presenza di Agostino nel mondo. Agostino: l'uomo della ricerca costante, il cristiano coerente e fedele, il pensatore e maestro di dottrina, il Padre della Chiesa Cattolica, ispiratore della vita consacrata. La vita di Agostino è un dono di Dio per la Chiesa e per tutta l'umanità, una grande ricchezza e un valore per i nostri tempi; perciò noi agostiniani ci impegniamo in ogni nostra attività a continuare la missione di Agostino, maestro e pastore.

Il luogo dove ci troviamo oggi è segno di una delle espressioni più importanti per mezzo delle quali l'Ordine di sant'Agostino vuole far presente l'eredità agostiniana. Dall'anno 1970, l'Istituto Patristico Augustinianum svolge a Roma e nel mondo un servizio di insegnamento e evangelizzazione attraverso lo studio della Patrologia. Le parole del Papa Paolo VI nel discorso di inaugurazione dell'Istituto sono molto chiare: L 'Istituto Patristico "si inserisce egregiamente nel concerto dei celebri e benemeriti Istituti di cultura ecclesiastica che fioriscono numerosi qui a Roma; e vi si inserisce con un suo volto, con una sua particolare fisionomia, con una sua propria funzione, sì da aggiungere nuovo prestigio e decoro all'alta cultura teologica romana... Questo Istituto Patristico risponde in pieno ai bisogni attuali della Chiesa. Il ritorno ai Padri della Chiesa, infatti, fa parte di quella risalita alle origini cristiane, senza la quale non sarebbe possibile attuare il rinnovamento biblico, la riforma liturgica e la nuova ricerca teologica auspicata dal Concilio Ecumenico Vaticano II."

 

Grazie al lavoro straordinario svolto da P. Agostino Trapè e da tutti i presidi e professori dell'Istituto durante questi trentaquattro anni, l'Istituto ha visto diventare realtà l'augurio fatto da Paolo VI in quell'occasione quando disse "vivat, crescat, floreat!". Oggi, l'Istituto Patristico rappresenta un contributo di importanza mondiale allo studio dei Padri della Chiesa, caratterizzandosi per rigore scientifico ed eccellenza accademica.

Nel 1989, la Congregazione dell'Educazione Cattolica pubblicò un'Istruzione sullo Studio dei Padri della Chiesa. Le parole del documento aiutano a comprendere e apprezzare il ruolo di questo Istituto. "È ovvio che gli studi patristici potranno raggiungere il dovuto livello scientifico e portare i frutti sperati soltanto a condizione che siano coltivati con serietà e con amore. L'esperienza, infatti, insegna che i Padri schiudono le loro ricchezze dottrinali e spirituali soltanto a chi si sforza di entrare nelle loro profondità attraverso una continua ed assidua familiarità con essi. Ci vuole, pertanto, da parte dei docenti e degli alunni un vero impegno, per i seguenti principali motivi: 1) I Padri sono testimoni privilegiati dalla Tradizione; 2) Essi ci hanno tramandato un metodo teologico che è insieme luminoso e sicuro; 3) I loro scritti offrono una ricchezza culturale, spirituale ed apostolica che ne fa grandi maestri della Chiesa di ieri e di oggi" (n. 17).

La stessa Congregazione ha riconosciuto espressamente il contributo del nostro Istituto, facendo la raccomandazione che "Negli Istituti di formazione sacerdotale, all'insegnamento della Patrologia-Patristica dovrà essere assegnato chi abbia conseguito la specializzazione in questa materia presso Istituti eretti a tale scopo, come per esempio, a Roma, l'istituto Patristico Augustinianum (n. 64).

 

Oggi, in questo atto di dedicazione, ricordiamo e riconosciamo il lavoro di P. Agostino Trapè. Allo stesso tempo, ci impegniamo a continuare questa grande opera, coscienti del servizio che la Chiesa e il mondo chiedono da noi. È la nostra speranza che la presenza di sant'Agostino, per mezzo della sua dottrina e della sua spiritualità, ci aiuti a continuare il nostro lavoro, e che questo sia fecondo e efficace per promuovere la cultura, la scienza e la fede nel nuovo millennio.

Ringrazio tutti voi per la vostra presenza questa sera.

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Il Preside dell’Istituto Patristico, P. Robert Dodaro, ha illustrato, poi, la fisionomia, gli sviluppi, le iniziative, le benemerenze dell’Augustinianum e la propria soddisfazione per questa dedica dell’Aula Magna al padre A. Trapè, che lui, accogliendo il nostro desiderio, ha promosso, sollecitato e ottenuto. Approfittiamo per ringraziare il p. Robert di esser corso a portare l’ultima santa Comunione al padre Agostino, che giaceva moribondo, ma lucido, nella sua stanza di studio.

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Ha preso infine la parola il padre Prospero Grech, che è stato sempre un grande amico ed estimatore del Trapè, suo fervido sostenitore nelle iniziative riguardanti l’Augustinianum:Nel frattempo, eravamo nel 1965, padre Trapè fu eletto Priore Generale dell’Ordine. Immediatamente ottenne che il nostro Collegio fosse incorporato alla stessa Università Lateranense, con la specializzazione sugli Studi Patristici. Sorse così l’Augustinianum. Se ha avuto successo lo dobbiamo tutto all’iniziativa di padre Trapè. Ma non parlo soltanto dell’opera culturale dell’Istituto: anche come edificio l’Istituto è stato da lui curato, proprio come il Cupolone da Michelangelo, mattone su mattone…”. Finendo il discorso il p. Prospero ha alzato il braccio mostrando un libro: “Se qualcuno vuol saperne di più sul p. Trapè, in questo libro c’è scritto tutto!”. Il titolo del libro è: Carlo Cremona, Agostino Trapèl’amico il maestro il pioniere.

 


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