Padre AGOSTINO TRAPÈ O.S.A.

 

Padre Agostino Trapè, dell'Ordine di S. Agostino, è nato a Montegiorgio (AP) il 9 gennaio 1915 ed è stato ordinato sacerdote a Roma il 25 luglio 1937.

Si è laureato in teologia dommatica nel 1938, a 23 anni, all'Università Pontificia Gregoriana con la tesi: Il concorso divino nel pensiero di Egidio Romano, che gli ha meritato la medaglia d'oro presso la medesima Università.

 

Le tappe del suo insegnamento si possono così riassumere:

  • dal 1939 professore di teologia dommatica e patristica presso il Collegio internazionale di S. Monica, di cui è stato Reggente degli studi per 15 anni;
  • professore presso l'Università Lateranense dal 1960, con qualche interruzione, fino al 1983;
  • professore presso l'Università Gregoriana nell'anno accademico 1964-1965;
  • professore e, dal 1981, preside dell'Istituto Patristico Augustinianum;
  • preside e professore del "Centro di teologia per i laici" della diocesi di Roma fin dalla fondazione, 1 novembre 1966.

Nel campo della promozione della cultura le varie iniziative del padre Trapè hanno trovato la piena realizzazione nella fondazione dell'Istituto Patristico Augustinianum, di cui ha promosso la costruzione dell'edificio (24/4/1968 - 4/5/1970) e ha ottenuto il riconoscimento da parte della S. Congregazione (25/7/1969). La validità dell'opera fu sottolineata dalla visita che S.S. Paolo VI, insieme a 21 cardinali, numerosi prelati e superiori, fece per l'inaugurazione (4/5/1970) e riconfermata da S.S. Giovanni Paolo II nelle due sue visite del 7 maggio 1982 e del 17 settembre 1986.

Ricordiamo inoltre altre iniziative volte a promuovere e diffondere gli studi agostiniani:

  • promotore della Cattedra Agostiniana presso l'Augustinianum;
  • ha tenuto il primo Congresso di Studi nell'Ordine (El Escorial - Madrid, 31/8 - 6/9 1969);
  • fondatore e Direttore della "Nuova Biblioteca Agostiniana", di cui ha ottenuto il riconoscimento dal Governo italiano come Ente morale di alta cultura, che sta pubblicando l'Opera Omnia di S. Agostino in edizione bilingue (Ed. Città Nuova) di cui sono stati già pubblicati 64 grossi volumi, oltre alcune ristampe; della collana "Caritas veritatis", che ha messo a disposizione agiografie e studi di spiritualità agostiniana, e della "Piccola Biblioteca Agostiniana" che si affianca alla N.B.A. per la divulgazione dei testi agostiniani;
  • ha auspicato la fondazione della rivista Augustinianum, fondato l'Istituto storico dell'Ordine Agostiniano e la serie del "Corpus Scriptorum Augustianorum", che intende pubblicare le opere, prevalentemente inedite, degli antichi scolastici agostiani;
  • ha promosso la preparazione del Manuale di storia dell'Ordine Agostiniano;
  • ideatore e promotore, nel 1954, del Congresso di filosofia agostiniana, i cui Atti sono stati raccolti in "S. Agostino e le grandi correnti della filosofia contemporanea", e, nel 1956, della Settimana internazionale di spiritualità agostiniana, pubblicata in "Sanctus Augustinus vitae spiritualis Magister".

Fra gli impegni che gli sono stati affidati per il servizio della Chiesa e dell'Ordine Agostiniano ricordiamo:

  • dal 1953 al 1959 Assistente Generale dell'Ordine per l'Italia e Malta;
  • membro della pontificia commissione teologica per la preparazione del Concilio Vaticano II (dall'ott. 1960), perito del Concilio (dall'ott. 1962) e poi, come Priore Generale dell'Ordine, padre conciliare;
  • dal 26/8/1965 al 10/9/1971 Priore Generale dell'Ordine. Nella sua prima lettera all'ordine aveva fatto conoscere il programma: "La revisione e la promulgazione delle nuove Costituzioni, secondo il mandato del Capitolo generale; la promozione degli studi, specialmente quelli ecclesiastici; la formazione e l'incremento delle vocazioni sacerdotali e religiose; l'espansione con rinnovato fervore delle missioni in terra straniera; la salvaguardia della vita contemplativa delle monache dell'Ordine; la preservazione, l'intensificazione e l'approfondimento dello spirito proprio dell'Ordine, secondo la mente di S. Agostino e la tradizione dei nostri Maggiori". A questo programma restò fedele. Nel 1968 a Villanova (USA) tenne il Capitolo generale speciale, che ha dato inizio all'aggiornamento dell'Ordine, voluto dal Concilio Vaticano II, ed ha promulgato le nuove Costituzioni;
  • ha promosso l'organizzazione agostiniana dell'America Latina (OALA), promulgandone i primi statuti;
  • ha promosso i centenari di Mendel e delle costituzioni di Ratisbona;
  • ha promosso il ritorno degli agostiniani in India, nel Portogallo, e la ripresa dell'Ordine in Polonia;
  • ha aumentato l'Apostolato Missionario: promovendo la fondazione della missione di Chuquibambilla (Perù) curata dagli agostiniani d'Italia e quella di Cafayate (Argentina) retta dagli agostiniani spagnoli;
  • ha promosso e assistito la collaborazione tra province religiose della stessa lingua;
  • ha incrementato le relazioni e la cooperazione con le monache e le suore; ha creato, ad es., l' USMAI (Unione Superiore Maggiori Agostiniane d'Italia);
  • socio onorario della Pontificia Accademia Mariana Internazionale;
  • membro della Pontificia Accademia di S. Tommaso;
  • Commissario Pontificio (6/11/72 - 14/4/73) per la “Biblioteca Ambrosiana" di Milano, dove intuì e indicò la soluzione di grossi problemi;
  • esaminatore apostolico prosinodale del Vicariato di Roma;
  • prima Qualificatore e poi Consultore della Congregazione per la dottrina della fede (15/11/1965);
  • Consultore della S. Congregazione per i Religiosi e gli Istituti Secolari (31/3/1973); per la Disciplina dei Sacramenti (31/3/1973); per i Sacramenti  e il Culto divino, sez. Sacramenti, (20/12/1975); per le Cause dei Santi (28/3/1980).

Ha sempre dedicato molto del suo impegno pastorale alla predicazione e fra gli innumerevoli corsi di predicazione ricordiamo: il triduo di predicazione all'intera Curia Romana dal 20 al 22 aprile 1966; il corso di esercizi ai numerosi Vescovi riuniti a La Verna dal 20 al 24 luglio 1967; il quaresimale dettato su invito del Papa a Santa Maria Maggiore; altri corsi di esercizi ai vescovi, ad es. a Bologna, Bari, Triveneto, Milano.

Ebbe l'ultima grande gioia e soddisfazione di organizzare, come Preside dell’Augustinianum, il Congresso Internazionale di studi nell'ambito delle recenti, solenni celebrazioni del XVI° Centenario della conversione e del battesimo del suo amatissimo Maestro, i cui grandi meriti di Vescovo e di Dottore della Chiesa sono stati magistralmente ricordati nella lunga, illuminata Lettera Apostolica "Augustinum Hipponensem" che S.S. Giovanni Paolo II° ha voluto promulgare nella fausta ricorrenza. E questa fu, per il padre Trapè, l'occasione d'invitare e di accogliere per la seconda volta il compianto Pontefice nel suo "Istituto".

Questi brevi cenni biografici illustrano a sufficienza la versatilità e la disponibilità del P. Trapè, che ha ispirato la sua vita a due direttive fondamentali: fedeltà alla S. Scrittura, alla Tradizione, alla Chiesa, e appassionata ricerca di una risposta all'inquietudine del mondo contemporaneo. L'aveva trovata nello studio di S. Agostino, l'ha ritrovata nel contatto giornaliero con i giovani, ai quali ha dedicato tutta la sua vita. Convinto che una lettura moderna degli scritti patristici avrebbe potuto rispondere ai dubbi e alle incertezze di oggi, ha continuamente approfondito il pensiero dei Padri per poi trasmetterlo nella scuola, negli scritti, nelle conferenze ai giovani, suore e sacerdoti. Dotato di ottima e chiara comunicativa seppe trasfondere nelle nuove generazioni il pensiero autentico del grande Maestro d'Ippona. Poiché, se lo studio e la scuola hanno assorbito la maggior parte della sua vita, ha trovato sempre il tempo per svolgere l'apostolato della parola e degli scritti.

Noto teologo, apprezzato patrologo, entusiasta agostinologo, la sua parola è stata spesso richiesta ed applaudita. Il rigore scientifico, lo studio dei Padri, l'esigenza di apostolato, il calore umano l'hanno sempre aiutato a rispondere alle esigenze di qualunque uditorio.

I suoi temi preferiti: il senso dell'esistenza, la ricerca della verità, la contemplazione di Dio come risposta all'inquietudine dell'uomo. Il tutto con un profondo spirito di fedeltà e di servizio alla Chiesa, sentita come strumento provvidenziale per portare Dio all'uomo e l'uomo a Dio.

Tutto ciò che è stato qui detto, anche se succintamente, basterebbe per collocare il padre Trapè tra coloro, pochi purtroppo, che al termine della loro vita terrena possono guardare indietro senza rimpianto alcuno e con la completa soddisfazione di aver realizzato tutti i più rosei sogni e le più ardite speranze della propria giovinezza.

Egli seppe andare oltre. Consapevole della fondamentale importanza per la cultura filosofico-teologica di oggi di una conoscenza completa e fedele del pensiero agostiniano attraverso la lettura integrale delle numerosissime opere del Vescovo d'Ippona, concepì l'idea ardita della pubblicazione dell'Opera Omnia di sant’Agostino in edizione bilingue latino-italiana, con l'intenzione di colmare la grave lacuna della cultura italiana che non aveva mai provveduto, in forma organica e scientifica, alla pubblicazione di tutte le opere del grande Padre della Chiesa, mantenendo così una conoscenza frammentaria, incompleta e spesso distorta del suo genuino pensiero.

Padre Trapè, pur valutando i rischi di così vasta impresa, mai prima da altri tentata per l'impegno e le difficoltà che comportava, con il suo entusiasmo, la sua dottrina, la sua capacità organizzativa, il suo amore verso il grande Maestro, seppe osare l'inosabile, seppe realizzare quel suo vasto disegno che ai più sembrava un'utopica illusione.

Promotore della "Cattedra Agostiniana", fondò e diresse la "Nuova Biblioteca Agostiniana" (oggi Ente Morale di Alta Cultura) che cura la pubblicazione dell'Opera Omnia. Trovò nella "Città Nuova " Editrice quella validissima collaborazione che era necessaria per raggiungere lo scopo prefisso. Seppe coinvolgere nel suo travolgente entusiasmo la Direzione della "Città Nuova" prima e le maestranze della Tipografia poi che subito riconobbero, nell'impostazione giusta e degnissima dei volumi, la validità e l'importanza dell'Opera alla cui realizzazione erano chiamati a collaborare. Da quel grande lettore che era sempre stato Egli seppe codificare subito le necessarie forme che rendessero i volumi di agevole, pratica e rapida consultazione; il rigore scientifico dei testi e la stessa veste tipografica fanno dell'Opera uno strumento completo per lo studio ed un ornamento gradevole per ogni biblioteca.

All'Opera Omnia e alle collane minori sorte attorno ad essa Egli dedicò i suoi ultimi anni di vita. Con giovanile entusiasmo vedeva realizzarsi, volume dopo volume, il sogno accarezzato per tanti anni. Con la consueta profondità di pensiero, dottrina teologica e chiarezza di stile, scrisse le introduzioni generali alle principali opere, vere e proprie monografie del pensiero agostiniano su i vasti temi della teologia svolti nelle varie opere.

Fondò anche, nel 1983, derivandola dalla “Cattedra Agostiniana”, l'”Accademia Agostiniana”, le cui finalità di alta cultura sono sintetizzate nell'indirizzo d'omaggio da lui rivolto il 9 luglio 1984 al Santo Padre: " ... un corso biennale o Istituto Superiore di studi filosofici a specializzazione patristica, integrato con un dipartimento di scienze umanistiche... ".

Da anni colpito da un male inesorabile moltiplicò le sue forze, che andavano scemando giorno dopo giorno, per mandare sempre più avanti, verso la meta prefissata, il lavoro intrapreso. Mai gli venne meno il grande entusiasmo che lo aveva sempre accompagnato, mai si lasciò sfiorare dallo sconforto o dal timore. Ai suoi pochi e fedelissimi collaboratori era sempre di dolce guida e di conforto, se qualche difficoltà imprevista veniva talvolta a turbarli. Negli ultimi mesi aveva lavorato con febbrile alacrità alla stesura di un lavoro che gli stava particolarmente a cuore: l'Introduzione al volume su "La grazia e la libertà", ed ebbe la gioia negli ultimi giorni di vederne pronte le bozze. Anche uno scritto divulgativo a grande diffusione su S. Agostino portò a termine negli ultimi giorni, anzi nell'ultimo giorno, estremo omaggio al suo Maestro di sempre.

Ora lui è nella casa del Padre! Lassù vedrà certamente che è stata completata la pubblicazione dell'Opera Omnia, e godrà, insieme a noi, di questo monumento - l'Opus magnum come era solito nominarlo -, che dà lustro alla Chiesa e alla cultura italiana.

Tra le moltissime carte, tra articoli, saggi e studi non ancora pubblicati o non ancora definitivamente redatti, gli Amici hanno trovato alcune paginette di meditazioni spirituali scritte negli ultimi anni, quando ormai sentiva approssimarsi il momento del suo congedo terreno.

Queste riflessioni brevi e serene che, sotto un'apparente immagine di semplicità, celano tutta la profondità del teologo, la fede incrollabile del religioso, l'umile bontà dell'uomo, costituiscono una specie di compendio di quella che fu la sua vita sacerdotale.

Il suo pio trapasso avvenne in Roma, all'ora di Compieta, nella Festa della Ss. Trinità, il 14 giugno 1987.

Agostino Trapè

   

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