Capitolo Generale Speciale

 

Nel 1968, dopo un’accurata preparazione, presiedette il Capitolo generale speciale per la revisione delle Costituzioni dell’Ordine, a Villanova Pa (USA), secondo le direttive del Concilio Vaticano II. Nel discorso di apertura richiamò alla mente il capitolo di Ratisbona del 1292. Fu il primo Capitolo Generale dell’Ordine celebrato fuori d’Italia con il compito di promulgare le prime Costituzioni. Così, notava Trapè, quello che si stava celebrando in America era il primo ad essere celebrato fuori d’Europa ed aveva lo scopo di preparare e promulgare il testo delle nuove Costituzioni. Il Capitolo presentò rilevanti difficoltà, ma egli seppe guidarlo con grande equilibrio tra gli scogli di immobilismo da parte di alcuni e quello di immotivate spinte in avanti da parte di altri.

    • «Locutio Rev.mi P. Generalis de principiis Constitutionum renovationis, die 29 Augusti 1968 habita», in Acta Ordinis 13(1968), pp. 74*-78*.
    • «Nuntium per telegraphium transmissum a Rev.mo P. Generali et PP. Capitularibus S.D.N. Paulo Papae VI, die 6 septembris 1968», in Acta Ordinis 13 (1968), p. 251.
    • «Locutio Rev.mi P. Generalis de momento trium primorum capitulorum p. IIae schematis Constitutionum, die 7 Seplembris 1968 habita», in Acta Ordinis 13 (1968), pp. 78*-79*.
    • «Locutio Rev. P. Generalis de nova incipienda periodo Capitoli, die 24 Septembris 1968 habita», in Acta Ordinis 13 (1968), pp. 83*-84*.
    • «Locutio Rev.mi P. Generalis de textu primi capitis (p. Iae) schematis a Commissione emendato, die 25 Septembris 1968 habita», in Acta Ordinis 13(1968), pp. 84*-87*.
    • «Sermo Rev.mi P. Generalis inter Missae concelebratae sollemnia in conclusione Capituli (31, de octubre de 1968)», in Acta Ordinis 13(1968), pp. 59*-63*.
    • «Litterae circulares Rev.mi P. Generalis ad omnes Fratres, quibus mittuntur exemplaria alterius schematis Constitutionum Ordinis, a Commissione centrali nuper exarati et in Capitulo Generali discutiendi (Roma, 22 maggio 1968)», in Acta Ordinis 13 (1968), pp. 151-152.

 

Fr. AGOSTINO TRAPÈ
PRIORE GENERALE
di tutto l'Ordine dei Frati di S. Agostino

Roma, S. Monica, 18 febbraio 1969.

 

Ai molto Rev.di Priori Provinciali, Commissari Provinciali, Priori del Conventi Generalizi e a tutti i Religiosi del medesimo Ordine, salute nel Signore.

 

Venerabili Fratelli,

Ci siamo dati da fare perché venissero stampate al più presto le nuove Costituzioni che, preparate con lungo studio e molto lavoro, il Capitolo generale speciale, celebrato a Villanova nell'America del Nord, ha approvato e promulgato, all’infuori di quelle cose per le quali era necessario il ricorso alla S. Sede; cosicché ora ciascun religioso potrà averle tra le mani, meditarle assiduamente e in esse guardarsi come in uno specchio, come il S.P. Agostino prescrive nella Regola (di cui queste Costituzioni intendono essere e sono un commento), e potrà così conoscere il suo progresso nella vita spirituale. A nulla assolutamente varrebbe avere delle leggi, anche ottime, se per mezzo di esse non ci rinnoviamo internamente ed esteriormente di giorno in giorno.

Non è necessario narrare la storia delle nuove Costituzioni. La si potrà conoscere benissimo leggendo l'ACTA O.S.A. a cominciare dall'anno 1960, e specialmente avendo tra le mani gli atti del Capitolo generale speciale.

Ma mi sia consentito di avvertire con insistenza che il rinnovato aggiornamento, che tanto la Chiesa desidera e che per noi è veramente necessario per servire al bene della Chiesa secondo la natura e il fine dell'Ordine seguendo i segni dei tempi, lo potremo realizzare tanto più efficamente quanto più insistentemente considereremo lo spirito e le leggi della Regola e delle Costituzioni: lo spirito per permearcene, le leggi per osservarle.

Soprattutto è necessario che consideriamo quei principi che, tratti dalla dottrina e dall'esempio del S.P. Agostino e dalla tradizione dei nostri maggiori, costituiscono l'anima di queste leggi. Questi principi sono: una singolare devozione e fedeltà verso la Chiesa e i Sommi Pontefici; una degna stima dell'eccellenza dello stato religioso con cui più pienamente ci consacriamo a Dio, più da vicino seguiamo Cristo, più fecondamente serviamo la Chiesa e più pienamente raggiungiamo la libertà interiore; e finalmente quella piena adesione alla sapienza, di cui ripieno lo stesso S.P. Agostino istituì la vita religiosa sul fondamento della vita comune e della carità fraterna, e mirabilmente abbinò la santa contemplazione con una giusta attività.

Se questi principi penetreranno profondamente le nostre menti e i nostri cuori, potremo facilmente comprendere ed eseguire tutto ciò che viene prescritto.

Perciò, Fratelli, con sommo impegno, con l'aiuto della divina grazia «teniamo a cuore la fraternità – per servirci delle parole che abbiamo detto ai Padri Capitolari alla fine del Capitolo (cfr. ACTA O.S.A. XIII [1968], p. 61) – amiamo l'unità, seguiamo l'agostinianità, coltiviamo l'interiorità, e questo non a parole o con la lingua, ma in opere e verità (1 Io. 3,18)».

In quanto a quello che ripetutamente viene ordinato dalle Costituzioni, che cioè ciascuna Provincia non solo possa –cosa che sempre fu in uso fra noi (cfr. Cap. Gen. an. 1575, decr. IX) – ma debba darsi degli statuti propri per determinare più specificatamente ciò che può giovare al bene della vita comune e al progresso della Provincia, comandiamo che ciò sa fatto al più presto, a norma delle Costituzioni.

Ora non resta che ringraziare di cuore tutti i componenti della nostra Famiglia religiosa i quali, sia con l'orazione che con lo studio indefesso e con l'opera diligente, privatamente o nelle varie commissioni e nelle sessioni del Capitolo generale speciale, sostennero il peso del rinnovamento del testo delle Costituzioni.

«E la pace di Cristo che supera ogni sentire umano custodisca i vostri cuori e le vostre intelligenze in Cristo Gesù, nostro Signore » (Fil. 4,7).

Invocando per voi dal Signore ogni prosperità, affettuosamente benediciamo tutti.

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Lo spirito dell'Ordine
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