Ci è di conforto, nei giorni della sua scomparsa, qualche tempo dopo ed anche adesso, la sincera e commossa partecipazione dei molti che sanno di aver perso, come noi, un umile e grande maestro di spirito, un profondo teologo, un entusiasta patrologo, e soprattutto una guida a conoscere ed amare di più, insieme ad Agostino, Cristo e la Chiesa:

«Il Sommo Pontefice, informato pia dipartita rev.do padre Agostino Trapè osa, eleva al Signore fervide preghiere per eterna felicità dell’indimenticabile religioso e ne desidera ricordare, con commozione, diuturna et fedele testimonianza di vita totalmente consacrata a Dio e alla Chiesa, in particolare come appassionato studioso, profondo conoscitore et divulgatore delle opere del grande Dottore sant’Agostino, come zelante et saggio Priore Generale codesto benemerito Ordine religioso, come lungimirante preside Istituto Patristico Augustinianum et come apprezzato Consultore Dicasteri Santa Sede. Rivolgendo alla paternità vostra rev.ma e a tutto l’Ordine espressioni sincera partecipazione loro grave perdita Sua Santità invia di cuore confortatrice benedizione apostolica».

Segreteria di Stato

S. Canidy Sost.

Dal Vaticano 30 Marzo 1989

Reverendo Padre,
sono pervenuti al Sommo Pontefice i volumi delle opere di Sant’Agostino recentemente pubblicati da « Città Nuova » ed il commento del venerato padre Trapè alla Lettera Apostolica «Augustinum Hipponensem », che Ella ha trasmesso con la devota lettera del 15 febbraio u. s.
Il Santo Padre ha bene accolto il gentile omaggio ed a mio mezzo ringrazia, rinnovando il Suo apprezzamento per l’impegnativo lavoro di pubblicazione e traduzione in lingua italiana dell’intera opera agostiniana. Egli desidera altresì esprimere compiacimento per la settimana di studi in programma a Montegiorgio per ricordare l’amato studioso del Santo di Ippona.
In segno di memore benevolenza Sua Santità invia volentieri a Lei ed a tutti i collaboratori di codesta « Nuova Biblioteca Agostiniana » l’implorata Benedizione Apostolica, estensibile ai suoi Confratelli.
Profitto della circostanza per confermarmi con sensi di distinta stima
dev. mo nel Signore.

Vicariato di Roma

Ugo card. Poletti

Roma, 4 marzo 1989

Reverendo Padre,

le sono sinceramente grato per avermi mandato la breve illustrazione di P. Agostino Trapè, mentre, nello stesso tempo, mi comunica la notizia di una « settimana di celebrazioni » in sua memoria dal 2 al 9 aprile 1989 al suo paese nativo di Montegiorgio.

Lei mi fa rivivere con profonda commozione i rapporti col carissimo e venerato Padre, dal primo incontro casuale a Montefalco nel 1968, fino all’intensa collaborazione nel comune amore per la Diocesi di Roma.

Sono ricordi nutriti di profonda ammirazione per la sua eccezionale cultura agostiniana e per il suo impegno a far conoscere ed onorare il Santo Padre Agostino sia al più alto livello culturale, sia nella pietà popolare.

Si aggiunge la venerazione per la sua persona dalla quale scaturiva pietà, freschezza di rapporti, saggezza e comunicativa espressione di gioia.
Infine non si cancella dalla mia mente l’edificazione del suo abbandono in Dio che mi ha colpito nell’ultimo incontro sul suo letto di morte.

Il caro Padre mi ha sempre espresso tale sincero affetto e disponibilità pastorale che, ancora oggi, ne sono sorpreso, precisamente perché mi giungevano da tale personalità.
Sia, questa breve testimonianza, un segno di partecipazione alla settimana di celebrazioni e un rinnovato tributo di riconoscenza alla sua memoria.

Lo penso nella infinita beatitudine di Dio che anche a lui ha donato lo stesso compimento dell’ansia di sant’Agostino: ... inquietum est cor nostrum, donec requiescat in Te.
Gradisca, Padre, con i sensi della mia stima il distinto saluto.

Sacra Congregatio Pro Institutione Catholica

Williams Card. Baum

Roma, 4 marzo 1989

Reverendo Padre,
ho ricevuto la Sua lettera del 15 febbraio u.s., in cui mi informa della settimana di celebrazioni indetta in onore del P. Agostino Trapè a Montegiorgio (AP), suo paese natale, dal 2 al 9 aprile p.v.

Le sono grato per avermi reso partecipe di questa bella iniziativa ed ancor più per essersi impegnata a promuoverla con tanto zelo e affetto. Ritengo infatti doveroso che si ricordi la figura e l’opera del P. Trapè, che ha speso tutte le sue brillanti energie per comunicare alle nuove generazioni il pensiero del grande Maestro di Ippona, sant’Agostino. In particolare, rimangono testimonianze indelebili della sua persona l’Istituto patristico «Augustinianum », che egli fondò e diresse per tanti anni con sapienza e intelligenza, e la Nuova Biblioteca Agostiniana, che realizzò con ardita intuizione e coraggiosa determinazione, arrivando a pubblicare fino al ventiquattresimo volume.

Il P. Trapè, oltre a lasciare nel suo Ordine e in quanti l’hanno conosciuto un vivo ricordo di sé, costituisce per i ricercatori e i teologi un esempio di come si possa coniugare insieme la fedeltà assoluta alla Tradizione con l’appassionata ricerca di risposte nuove per i tempi nuovi. Auspico pertanto che le celebrazioni in onore del P. Trapè siano per la Paternità Vostra e per i Suoi Collaboratori uno sprone a continuare con entusiasmo le opere da Lui intraprese.

Nell’invocare l’abbondanza delle benedizioni celesti su tutti coloro che converranno a Montegiorgio per la settimana di celebrazioni, profitto volentieri dell’occasione per esprimerLe i sensi del mio distinto ossequio, con cui mi confermo della Paternità Vostra Rev.da
dev.mo nel Signore
Cardinal Gabriel Marie Garrone

Rome, le 4 mars 1989

Cher Père,

Mercí de votre lettre du 15 février 1989.

Je suis de ceux qui ont beaucoup regretté la disparition prématurée du Révérend Père Trapè.

J’ai été heureux de toutes les preuves que nous avons pu relever de l’estime et de la reconnaissance dont le Père a été l’objet.

C’est donc avec joie que j’apprends les manifestations qui sepréparent pour le mois d’Avril.

Je n’ai pas eu avec le Père de relations personnelles approfondies mais j’ai profité comme tout le monde de son activité scientifique, et je souhaite beaucoup que son souvenir encourage les savants et les religieux ses frères à poursuivre et achever ... l’oeuvre entreprise avec tant d’audace pour faire mieux connaître saint Augustin.

Certainement que l’intérêt qui est porté à saint Augustin aujourd’hui dans l’Eglise ne diminue pas, mais il ne peut se passer d’ouvrages comme les vôtres pour pouvoir disposer de textes complets et parfaits.

Que Dieu bénisse votre travail, cher Père, et vous permette de faire connaître et aimer ce maître de pensée et de prière, ainsi que celui qui l’a si bien servi.
Avec mes sentiments dévoués.

Eduardo Card. Martinez Somalo

Roma 6/3/1989

Carissimo Padre,

Ringrazio vivamente l’omaggio che Lei mi ha fatto del volumetto « P. Agostino Trapè, OSA ».
Le auguro un buon lavoro nell’ardua impresa di continuare la pubblicazione delle Opere di sant’Agostino, iniziata da padre Trapè.

Con il mio ricordo ed apprezzamento, La saluto cordialmente.

Il Cardinale Giovanni Canestri

Genova 7/3/1989

Rev.do Padre,

ricevo la Sua del 15/2/1989 a proposito della pubblicazione delle opere dell’indimenticabile P. A. Trapè.

La prego di credermi: mi è letteralmente impossibile aderire al Suo desiderio.

Le chiedo di scusarmi.

In Cristo

Segreteria di Stato

A. Card. Casaroli

Dal Vaticano, 7 Marzo 1989

Reverendo Padre,

Con lettera del 15 febbraio scorso, Ella ha voluto comunicarmi che dal 2 al 9 del prossimo aprile si terrà una settimana di celebrazioni in memoria del Rev.mo P. Agostino Trapè nel paese nativo di Montegiorgio. Alla missiva Ella ha gentilmente accluso una pubblicazione, che ne riporta il profilo biografico ed alcune meditazioni inedite.

La ringrazio di cuore per l’omaggio, mentre esprimo vivo apprezzamento per tale iniziativa, che onora la grande ed indimenticabile figura del Padre Agostiniano, già Priore Generale dell’Ordine, tanto benemerito verso la Chiesa e ben noto per l’incremento dato agli studi sul Santo Dottore.

È giusto infatti che padre Trapè, da me ammirato e seguito con vero profitto, sia ricordato con le accennate manifestazioni, per rievocarne l’intenso ministero pastorale, svolto durante il Concilio Vaticano II e nei vari Dicasteri romani, per mettere in risalto le sue doti di religioso, di studioso e di docente.

Con sinceri auguri per il felice esito di dette celebrazioni, invoco le benedizioni del Signore su di Lei, sui Confratelli e Collaboratori.

Profitto della circostanza per confermarmi con sensi di distinta stima
dev.mo nel Signore

Il Cardinale Pietro Palazzini

Roma 9/3/1989

Rev.mo Padre,

La ringrazio dell’invito che mi consente di rendere omaggio al caro P. Agostino Trapè, che ci ha preceduto alla casa del Padre.

Penserei di venire a Montegiorgio la mattina del 2 aprile e celebrare la S. Messa, parlando di P. Trapè all’omelia.

Coraggio nel tirare avanti la splendida opera della pubblicazione dei testi agostiniani.

Il Cardinale Giuseppe Siri

Genova 12/3/1989

Molto Reverendo Padre,

il Sig. Cardinale G. Siri La ringrazia vivamente e La prega di accogliere il suo cordiale e rispettoso saluto. Al momento, però, S. E. è ancora costretto a letto e si prevedono tempi lunghi per il suo recupero.

Si scusa pertanto di non poter inviare quanto richiesto. Se il Signore glielo concederà, provvederà in seguito.

S. E. benedice ed augura sante feste pasquali.

Card. Siri

Il Cardinale Arcivescovo di Bologna

Giacomo card. Biffi

Bologna, 13 marzo 1989

Molto Rev. Padre

Sono molto lieto di apprendere che Montegiorgio si appresta a celebrare degnamente la memoria di un suo figlio così illustre e così benemerito per la Chiesa, per l’Ordine Agostiniano e per la cultura come il P. Agostino Trapè.

Conservo di lui un ricordo ammirato e amabilissimo: era per me un privilegio poter godere della sua compagnia, alla mensa del Collegio Santa Monica, tutte le volte che i miei doveri pastorali mi portavano a Roma. La sua conversazione era sempre saporosa e ricca di intelligenza spirituale, quale che fosse l’argomento, ed io in particolare godevo di potermi abbeverare alla sua prodigiosa conoscenza dell’immenso tesoro agostiniano.

Devo a P. Trapè il primo chiaro orientamento e molti sapienti consigli quando, dovendo attendere all’edizione delle opere di sant’Ambrogio (sull’esempio di quanto egli aveva coraggiosamente intrapreso per le opere di sant’Agostino), non ho esitato a ricorrere alla sua collaudata esperienza.

Egli sarà ricordato per la sua molteplice attività e per i molti incarichi felicemente assolti nella Chiesa e nel suo Ordine (tra i quali io personalmente non posso dimenticare l’aiuto dato alla Biblioteca Ambrosiana di Milano come Visitatore apostolico, espressamente inviato da Paolo VI). In special modo il suo nome è per sempre legato al grande lavoro di trasferire nella lingua e nella cultura italiana, come acquisizione definitiva, tutto il patrimonio letterario del grande Dottore africano, che egli ha filialmente amato e umilmente servito per tutta la sua vita.

Alla settimana di celebrazioni che il suo paese nativo si accinge a dedicare a P. Agostino Trapè giunga il mio vivo compiacimento e il mio cordiale augurio, pegno della più larga benedizione del Signore.

Il Cardinale Opilio Rossi

Roma 13, 3, 1989

Reverendo Padre,

La ringrazio della Sua cortese lettera del 15/ 02/ 1989 e mi rallegro che si stia preparando a Montegiorgio una settimana di celebrazioni in onore del compianto padre Agostino Trapè.

Del Defunto io ho certamente un alto concetto e grande ammirazione per le sue opere, ma non avendo avuto il privilegio di conoscerlo personalmente, non potrei esprimere alcun ricordo.

Con i migliori auguri per la piena riuscita delle programmate manifestazioni, porgo distinti saluti.

Il Cardinale Giacomo Martin

Il Cardinale Giacomo Martin

Vaticano 14/3/1989

Rev.do Padre,

Ho ricevuto e gradito molto il volumetto pubblicato da Lei sul caro padre Trapè. Lei ha fatto una bellissima sintesi, in poche pagine, di questa esistenza talmente ricca di frutti preziosi non solo per il vostro Ordine ma per tutta la Santa Chiesa!

Non posso che rallegrarmi nell’apprendere che preparate una settimana di studio a Montegiorgio e mi unirò col pensiero a quelli che lì si riuniranno a Aprile per onorare la memoria di questo esemplare religioso.

Voglia gradire, Rev.do Padre, i sensi della mia viva riconoscenza insieme ai miei rispettosi e cordiali ossequi.

Il Cardinale Achille Silvestrini

Roma, 14 marzo 1989

Reverendo Padre,

apprendo con piacere che la Nuova Biblioteca Agostiniana ha organizzato per il prossimo aprile una settimana di celebrazioni in onore del caro P. Agostino Trapè.

Ben volentieri aderisco all’iniziativa che intende ricordare la figura e l’opera del padre Trapè, studioso di fama internazionale nel campo della Patristica, profondo conoscitore del pensiero e delle opere di sant’Agostino. Iniziò l’ardita pubblicazione dell’opera omnia, curata oggi dalla Nuova Biblioteca Agostiniana, e che costituisce un vero monumento di cultura.

Auguro che l’iniziativa abbia ogni buon esito e che serva di stimolo a molti studiosi per approfondire quanto il compianto P. Trapè ha lasciato, e continuare quanto aveva iniziato come l’Accademia Agostiniana.

In questa circostanza mi piace ricordare il P. Trapè anche come religioso di grande fede e di umile bontà.

Le partecipo, Rev.do Padre, il mio compiacimento per l’iniziativa con l’augurio cordiale per la S. Pasqua ormai vicina.

Il Cardinale Giuseppe Paupini

Roma 15/3/1989

Rev.do Padre,

Mi è pervenuta la sua pregiata del 15 febbraio u.s., con la quale Ella mi comunica che dal 2 al 9 del prossimo Aprile avrà luogo, a Montegiorgio, una settimana di celebrazioni in onore del compianto padre Agostino Trapè, Figlio illustre della nostra Terra marchigiana.

Mi compiaccio di tutto cuore per la bella iniziativa, che servirà - ne sono sicuro - a mettere sempre più in luce la profonda spiritualità del compianto Padre e la sua statura come studioso e conoscitore di sant’Agostino.

Che il suo luminoso esempio sia di stimolo per tutti.

La saluto e benedico

Il Cardinale Pietro Pavan

Roma 15/3/1989

Rev.do Padre,

Alcuni giorni or sono, mi è pervenuta la sua lettera che porta la data del 15/2/1989: lettera nella quale mi annuncia una settimana di celebrazioni in onore del padre Agostino Trapè.
Le sono assai grato per l’attenzione.

La notizia ha prodotto nel mio animo una profonda soddisfazione.

Padre Agostino Trapè è tra le persone più care che abbia incontrato nell’arco della mia vita. Le conversazioni con Lui erano momenti di vera gioia spirituale: l’impressione che se ne riportava era come se in Lui rivivesse sant’Agostino: in tutta l’ampiezza del suo pensiero e nel suo ardente amore per la Verità, cioè per Gesù Cristo.

Auguro all’iniziativa il meritato successo e a tale scopo la avrò presente nelle mie preghiere.

Cordialissimamente

Il Cardinale Camerlengo

Card. Sebastiano Baggio

Roma, 15 marzo 1989

Rev.do e caro Padre,

Il nome del compianto padre Agostino Trapè, suo confratello e maestro, per uno che come me a Roma fu ed è condannato a muoversi quasi soltanto lungo l’asse casa-ufficio, evoca un personaggio straordinario, direi della medesima statura monumentale con cui si presenta la sua edizione delle opere di Sant’Agostino. Verso di lui, più ancora che ammirazione, sentivo di dover professare riverenza e gratitudine.

Mi rammarico che i nostri rapporti personali non siano potuti andare al di là di qualche incontro occasionale, tanto istruttivo quanto purtroppo raro e fugace.

Capisco bene il suo sentimento quando Lei osserva quanto sia ardua la impresa da lui coraggiosamente e sapientemente iniziata e portata avanti con eroica perseveranza e che ora Le è caduta tra le braccia. Il Signore non mancherà di accordarLe la partecipazione al carisma ed alla tenacia di padre Trapè.

Mi accade assai spesso di prendere in mano qualcuno dei ventiquattro volumi finora usciti della Nuova Biblioteca Agostiniana per controllare una citazione o raccogliere uno spunto (e mi rammarico quando il riferimento appartiene ad un volume tuttora inedito) ed ogni volta mi nasce in cuore un sentimento di ammirazione verso il promotore ed il realizzatore della gigantesca impresa culturale. Ma so bene che questa non è che una dimensione della straordinaria statura dell’insigne agostiniano, discepolo fedele e non soltanto studioso del santo Dottore d’Ippona, maestro di vita spirituale ed apostolica e generoso operatore pastorale.

Mentre mi compiaccio vivamente dell’iniziativa promossa dai concittadini di padre Trapè di dedicargli nel prossimo mese di aprile una settimana di celebrazioni nel suo paese natale di Montegiorgio, esprimo i miei auguri ed offro la mia preghiera perché essa contribuisca ad illustrare sempre meglio la figura di questo esemplare Uomo di Chiesa. Nel ringraziarLa per l’occasione che mi ha offerto di associarmi alle celebrazioni, Le rinnovo il mio religioso e benedicente saluto nel Signore.

Card. Sebastiano Baggio

Il Cardinale Corrado Bafile

Roma 16/3/1989

Rev.do Padre,

Ho ricevuto la sua pregiata lettera del 15 febbraio u.s., con cui mi informava della imminente celebrazione di una settimana in onore del compianto padre Agostino Trapè in Montegiorgio, suo paese natio.

Sono molto lieto di apprendere ciò e formulo i migliori voti per la riuscita della lodevole iniziativa, la quale certamente gioverà a far meglio conoscere ai suoi compatrioti la insigne personalità dello Studioso e la pietà del Religioso.

Auguro, poi, a Lei, Rev. Padre, felice successo nella grande impresa di continuare e condurre a termine la pubblicazione delle Opere di sant’Agostino secondo i criteri scientifici fissati da P. Trapè.

Voglia il Signore benedire queste sante iniziative, sostenendo l’animo di quanti vi si dedicano.

Con sensi di religioso ossequio

Il Pro Teologo della Casa Pontificia

Mario Luigi Card. Ciappi O. P

Città del Vaticano 16 Marzo 1989

Reverendo e carissimo Padre,

prima di ringraziarla per l’omaggio dell’opuscolo: « P. Agostino Trapè O. S. A. », ho voluto leggerlo e gustarmelo con calma, a mio spirituale profitto. Ho molto ammirato le pagine da lui dedicate alle varie invocazioni al Signore. Sentimenti nobilissimi, eroici, stile incisivo, commovente. Ho voluto far mie le sue invocazioni e le ripeterò sovente. Ne ho quasi il diritto, oltre che il dovere e il bisogno, essendogli stato ammiratore, amico, ed anche collega di lavoro, a servizio della Sede Apostolica, al Sant’Uffizio.

Spero inviarle qualche rigo, di mia partecipazione, alla settimana di celebrazioni in onore dell’indimenticabile padre Agostino Trapè, in Aprile. Felicitazioni ed auguri per nuove pubblicazioni agostiniane! Le porgo fraterni auguri di liete feste pasquali, confortandomi col pensiero paolino: Se i morti (compreso il suo carissimo confratello, P. Agostino, e mio carissimo amico) non risorgono, neppure Cristo è risorto... Noi siamo già risorti in Cristo con la fede, la speranza, il germe d’immortalità, inserito dalla SS. Eucaristia, nei nostri corpi mortali. Egli è il nostro Capo e modello.

Suo dev. mo in Cristo, Vita e Risurrezione nostra!

Il Cardinale Giovanni Willebrands

Roma 17/3/1989

Rev.do Padre,

La ringrazio per l’opuscolo « P. Agostino Trapè » che mi ha gentilmente inviato e che riporta alcuni pensieri del Padre. Nel contempo Ella mi informava circa le celebrazioni in onore di padre Trapè che si stanno preparando a Montegiorgio, suo paese nativo.

Auguro ogni successo a questa bella iniziativa, che terrà vivo il grato ricordo di padre Trapè, che ha messo le sue doti di religioso e studioso al servizio della Chiesa.

Mentre La ringrazio dell’omaggio benedico tutti coloro che collaborano alle celebrazioni di Montegiorgio.

Il Cardinale Giuseppe Casoria

Roma, 18 marzo 1989

Rev.do Padre,

ho ricevuto il suo cortese scritto del 16 febbraio scorso e godo di sapere che dal 2 al 9 aprile prossimo vi sarà a Montegiorgio (AP) una settimana di celebrazioni in onore del venerato e carissimo P. Agostino Trapè.

Per impegni romani e circostanze familiari sono impedito di essere personalmente presente, ma partecipo spiritualmente ad ogni atto di tale incontro, specie con la mia preghiera per l’uomo, religioso e studioso sempre vivo, pronto e sorridente, acuto filosofo e zelante ricercatore, con amore costante, della dottrina, della vita e di ogni opera del grande Dottore della Chiesa.

Plaudo sinceramente e cordialmente alla felice decisione commemorativa e alla nobile, doverosa iniziativa, che intende ricordare, con pietà e riconoscenza, l’indimenticabile Padre e vuole presentare con impegno ammirevole, il programmato studio storico-critico-patristico del proseguimento e dell’augurabile compimento della Nuova Biblioteca Agostiniana.

Sono persuaso che la Sua, Rev.mo Padre, e l’altrui zelante fatica per la detta impresa della desiderata edizione integrale delle opere di sant’Agostino è veramente pesante e sarà particolarmente impegnativa.

Le significo peraltro che ho tanta fiducia che tutto sarà avviato, con fede in Dio e con coraggio, a felice sperata conclusione.

La grazia del cielo e l’amore verso il Sommo Agostino saranno a tutti i collaboratori di sprone e di conforto!

Da parte mia con affetto invio tantissimi auguri e la mia piccola speciale benedizione secondo lo Sue intenzioni e mi confermo in Cristo.

Il Cardinale Silvio Oddi

Roma 19/3/1989

Rev.do Padre,

Mentre ringrazia per il cortese invito contenuto nella lettera del 15 feb. scorso, pur avendo sentito parlare molto spesso del Rev.mo padre Agostino Trapè, ed in toni altamente elogiativi, non ha mai avuto il piacere di incontrarsi con il padre Trapè, anche in considerazione del fatto di aver trascorso all’estero - nel servizio diplomatico - quasi quarant’anni.

Augura ugualmente pieno successo all’iniziativa convinto che il defunto Padre meriti altamente che si faccia memoria delle sue innumerevoli benemerenze nel servizio prezioso reso alla Chiesa ed alle anime con la Sua vita e la Sua molteplice attività.

Il Cardinale Alfonso M. Stickler

Città del Vaticano, 20 marzo 1989

Caro e reverendo Padre,

La ringrazio assai per avermi informato della settimana che si terrà al paese nativo di padre Agostino Trapè per ricordare questa grande figura di religioso e studioso.

Mi associo volentieri e con entusiasmo a questa iniziativa e la ringrazio d’avermi dato l’occasione di esprimere in questa maniera il mio affetto, la mia venerazione e altissima stima che ho sempre nutrito per il Padre da quando l’ho conosciuto personalmente. Questa stima si accresce, come spesso sole accadere per uomini grandi, più ci allontaniamo dalle persone vive su questa terra e più possiamo valutare la loro importanza intramontabile attraverso il patrimonio che ci hanno lasciato; patrimonio di cultura, di sapienza, di santità, tutti valori che si conoscono meglio quando vengono purificati dal tempo che non solo lascia e conserva ai posteri null’altro che la sostanza, ma che mette nella giusta luce tale sostanza, sì da trasformarla in un bene che serve sempre più alla promozione dei veri valori e alla formazione di veri imitatori. E in questo, per il padre Trapè, siamo solo agli inizi.

La ringrazio che sta custodendo così fedelmente l’eredità che ci ha lasciato e La prego di portare avanti la grande ed importantissima opera dell’edizione critica e completa di questo grandissimo ingegno afrolatino che era Sant’Agostino: questo patrimonio perenne di scienza e di fede ci si renderà ancora più fecondo attraverso la forma autentica e integra che ogni edizione critica ci dona.

Spiritualmente presente alla settimana auguro il più grande successo a questa commemorazione che, insieme con la sua opera, renda sempre più luminosa anche la personalità dell’indimenticabile padre Agostino Trapè, degnissimo figlio del suo grande patrono.

In unione di intenti e di preghiera e con l’augurio di ogni bene, mi confermo della Paternità Vostra Rev.ma

Praefectura Rerum Œconomicarum Sanctae Sedis

G. Card. Caprio

Vaticano, 21 marzo 1989

Reverendissimo Padre,

Sono lieto di dare la mia adesione all’iniziativa di commemorare la figura e l’opera dell’indimenticabile padre Agostino Trapè.

L’attività svolta da lui in seno all’Ordine Agostiniano, la sua presenza nella vita della Chiesa di Roma, la sua partecipazione intensa al lavoro della Curia Romana ed il suo qualificato apporto alla vita accademica ed alla ricerca scientifica presso la Pontificia Università Lateranense e la Cattedra Agostiniana, collocano il carissimo padre Trapè fra le personalità più illustri della Chiesa.

Egli ha vissuto il suo carisma religioso e la sua consacrazione sacerdotale, prodigandosi soprattutto nella volgarizzazione dell’altissima spiritualità di sant’Agostino. Sapeva, infatti, proporre tale spiritualità alle anime consacrate ed ai laici, partecipando ad essi il fascino della dottrina agostiniana così da far loro comprendere la complementarietà della fede e dell’amore come motivazione dell’autentica vita cristiana.

Il valore del suo contributo scientifico risulta particolarmente arricchito dalla testimonianza della sua vita personale, che ha saputo spendere in atteggiamento di servizio, insieme umile ed illuminato.

Coloro che hanno sperimentato la sua guida spirituale lo avranno in grande benedizione. Per quanti vorranno accostarsi alla profondità della teologia e filosofia agostiniana, i suoi scritti saranno utilissimo ed indispensabile strumento.

Auguro di cuore che la intensa opera del padre Trapè non sia solo commemorata, ma che essa possa costituire la premessa del nuovo corso degli studi agostiniani, la caratteristica dei quali non è soltanto circoscritta all’individuazione dei contenuti dottrinali bensì al ripristino di metodologie teologiche che adeguatamente educano al sensus fidei nella vita della Chiesa di Cristo.

Unito spiritualmente alle celebrazioni che si terranno in Montegiorgio (AP), profitto per porgere a Lei ed agli organizzatori, con sensi di distinta stima, il mio cordiale saluto.

Il Cardinale Agnelo Rossi

Città del Vaticano, 23/3/89

Rev. Padre,

Spiritualmente e con piacere mi associo alle celebrazioni a Montegiorgio in omaggio al padre Agostino Trapè, apostolo di sant’Agostino.

Ringrazio l’opuscolo inviato, con le bellissime preghiere, che mediterò questi giorni in unione con il popolo di Montegiorgio per celebrare il loro illustre e pio padre agostiniano.

Il Cardinale Carlo Maria Martini

Milano, 31 marzo 1989

Rev. do Padre,

ho ricevuto la sua lettera e la ringrazio vivamente per l’opuscolo che riporta le profonde e semplici riflessioni sulla preghiera di padre Agostino Trapè.

Sono lieto che si stia preparando a Montegiorgio una settimana di celebrazioni in onore del venerato Padre che ricordo con stima e riconoscenza. Ho infatti avuto modo di conoscerlo personalmente e di incontrarlo in molte occasioni. Di lui mi ha sempre colpito la ricchezza di umanità, di pensiero, di dottrina, di vita spirituale e mistica.

Con l’augurio che il farne memoria diventi stimolo a seguirne gli esempi, mi unisco nella preghiera e di cuore benedico lei e tutti coloro che preparano la manifestazione del prossimo aprile.

Il Cardinale Paul Poupard

Città del Vaticano, 31 Marzo 1989

Occasione settimana celebrativa P. Agostino Trapè, illustre figlio di Montegiorgio, invio cordiale adesione nome mio personale et pontificio consiglio cultura.

ricordandolo Priore Generale Rettore et appassionato studioso sant’Agostino, esprimo Nuova Biblioteca Agostiniana et Istituto Patristico felicitazioni, incremento attività et opere et auspico sempre maggiori successi.

Il Cardinale Joseph Ratzinger

Città del Vaticano, 1 Aprile 1989

Impossibilitato partecipare personalmente celebrazioni carissimo padre Agostino Trapè,
ricordando venerata figura et impegno diuturno studio et divulgazione pensiero agostiniano, esprimo apprezzamento settimana celebrativa et invio benedizione amici et concittadini tutti.

Il Pro Teologo della Casa Pontificia

Mario Luigi Card. Ciappi, O.P.

Città del Vaticano, 3 Aprile 1989

Reverendo e carissimo Padre,

aderendo al suo cortese invito, sono lieto di inviarle alcune righe di testimonianza della mia stima e del mio fraterno affetto per il compianto suo confratello P. Agostino Trapè, gloria dell’Ordine di Sant’Agostino.

Respondent saepe sua nomina rebus. Infatti la persona del P. Agostino Trapè ha fatto veramente onore a Sant’Agostino, quale suo figlio spirituale degnissimo e quale propagatore ed interprete del pensiero del grandissimo Dottore della Chiesa. Come il suo patrono e modello, Egli fu amantissimo della divina verità: semper antiqua et semper nova.

A motivo di tale connaturale esprit de finesse con sant’Agostino, mi sono sentito, fino dagli anni del mio insegnamento nel Pontificio Ateneo Internazionale « Angelicum » di Roma, spinto ad intrecciare con il P. Trapè vincoli di amicizia fraterna e culturale. Con lui mi sono intrattenuto su argomenti agostiniani di più rilevante importanza per lo sviluppo del dogma cattolico, quali: la grazia, la predestinazione, la perseveranza finale, la Città di Dio.

Su tali temi avevo cercato di maturare il mio pensiero, che poi ho tentato di esprimere nella tesi di laurea per il Dottorato in Sacra Teologia: De Divina Misericordia ut prima causa operum Dei (Roma, « Angelicum », 1935). Nei capitoli II, III, IV della Prima Parte; e nei capitoli I, II, III della Parte III ho riferito e valutato il pensiero del Dottore d’Ippona in confronto con quello del suo sommo ammiratore ed imitatore S. Tommaso d’Aquino.

In seguito ho pubblicato un volumetto su La predestinazione (Editrice Studium, 1954, Collana di Mons. Antonio Piolanti) dedicando alcune pagine alla esposizione del pensiero agostiniano su cui è modellato quello dell’Angelico Dottore. Il P. Trapè mi fece graditissimo dono di alcune sue opere di versione e di commento dei capolavori di sant’Agostino: Le Confessioni, La Città di Dio. Lessi poi con piacere e profitto la sua Vita di Rita da Cascia, altro suo regalo.

Poche settimane prima del suo felice transito alla Gerusalemme celeste, avendo conosciuto il suo precario stato di salute, gli feci una visita di conforto presso Curia Generalizia dell’Ordine.

Ricordammo le tanto belle e consolanti esclamazioni di sant’Agostino in onore della Misericordia divina: Et tota fiducia mea nonnisi in magna misericordia Tua, Domine Deus noster! Hic ure, hic seca, hic non parcas, ut in aeternum parcas; Da quod iubes, et iube quod vis! Ci salutammo con un fraterno abbraccio, affidandoci, l’un l’altro, alle braccia dell’infinita Misericordia divina.

Egli, meno maturo di me di anni, ma più maturo di senno e di esperienza delle cose divine, mi ha preceduto nel passaggio all’eternità.

Mi ha confortato molto la lettura del suo testamento spirituale, contenuto nel prezioso volumetto: P. Agostino Trapè O. S. A., donatomi gentilmente dal Reverendo P. Franco Monteverde, per tanti anni amico e segretario del P. Trapè e suo collaboratore nella pubblicazione delle Opere di sant’Agostino. A lui il mio grazie più vivo.

Formulo con tutto il cuore il voto che la settimana di celebrazioni che si sta svolgendo in onore del P. Agostino a Montegiorgio (AP), suo paese nativo, ne perpetui la memoria e diffonda la conoscenza degli Scritti di sant’Agostino, sempre attuali e salutari per la Chiesa di Dio e per l’umanità, oggi più bisognosa che avida di scienza divina e di eterna salvezza.

Per il carissimo padre, poi, imploro dalla Misericordia di Dio la visione beatificante della SS. Trinità. Ci fa ben sperare il fatto, provvidenziale, che il suo tramonto alla luce di questo mondo sia avvenuto « all’ora di Compieta, nella festa della Ss. Trinità, il 4 giugno 1987 » (Il P. A. T., p. 11).

Valeas, in pace Christi, frater desideratissime!

Il Cardinale Bernardin Gantin

Roma 21 Aprile 1989

Ricordo di P. Agostino Trapè

Moltissimi sono i ricordi da me conservati del compianto e tanto venerato padre Agostino Trapè, dell’Ordine dei PP. Agostiniani.

Alludo soprattutto ai suoi scritti: articoli, conferenze, interventi e vari saggi in riviste, libri e collane.

Il suo personale amore a sant’Agostino, suo Patrono Celeste, è testimoniato dalla sua profonda, quasi unica, conoscenza del Santo Dottore e Padre Africano della Chiesa. Di sant’Agostino aveva letto tutte le opere, aveva assimilato e ritenuto così tanto da far pensare che Egli si fosse immedesimato con il pensiero del Santo Vescovo.

Con la memoria il P. Trapè poteva citare qualsiasi parola di sant’Agostino con una stupenda esattezza. Erudito, geniale Egli ha insegnato e trasmesso a intere generazioni lo spirito e la dottrina del Santo d’Ippona, su ogni aspetto della Verità Rivelata.

Ricordo che era un immenso piacere sentire il P. Agostino Trapè o leggere i suoi scritti in documenti scientifici da lui stesso curati o guidati.

Durante i miei, ormai, lontani anni di studi a Roma, il P. Trapè predicò uno dei più bei ritiri spirituali della mia vita, e conquistò con la sua dotta preparazione e squisita bontà di animo, tutti gli alunni del Collegio S. Pietro Apostolo, eravamo negli anni ’50. Fin da allora l’impressione profonda e determinante che mai più si cancellò dalla mia mente, fu di un religioso eccellente per scienza, sapienza, spiritualità, esemplarità e bontà.

Per la morte di P. Agostino ho provato un profondo dolore e penso che sia stata una grandissima perdita per il suo Istituto, per i suoi discepoli, per i suoi numerosissimi ammiratori e per la Chiesa stessa.

Durature rimarranno le orme intellettuali, spirituali e sacerdotali del padre Trapè.
Il P. Agostino ha aiutato, sostenuto e accompagnato tanti sacerdoti e tanti laici con la luce del suo spirito e il conforto del suo esempio.

Come figlio della terra africana gli sarò sempre profondamente grato perché ha instancabilmente contribuito ad illustrare, illuminare e a far amare ed apprezzare il prestigioso magistero del S. Vescovo Agostino d’Ippona.

Gloria et decor populi sui...

È ben volentieri e di vero cuore che mi associo all’omaggio di venerazione e di gratitudine che sarà tributato a questo grande genio sacerdotale e religioso del nostro tempo:

In humana cultura princeps, lumen in coelo fulgens.

Il Cardinale Anastasio Alberto Ballestrero

12 maggio 1989

Reverendo e caro Padre,

Le scrivo a nome del Card. Ballestrero che mi prega volerlo scusare per non aver risposto subito alla sua richiesta riguardo il venerato padre Trapè. Purtroppo tale richiesta è giunta in un momento molto delicato per il cardinale, nel passaggio cioè delle consegne e nel « daffare » per il trasloco.

Vogliamo sperare che le celebrazioni di cui ci parlava si siano svolte nel modo migliore a gloria di Dio e del Padre.

Sant’Agostino avrà pensato Lui a far brillare la figura di un suo così grande allievo.

A nome del Cardinale attualmente impegnato in un corso di Esercizi ai Vescovi del Triveneto la saluto in comunione di preghiera.

P. Giuseppe Caviglia

Curia Generalizia Agostiniana

Roma, 9 marzo 1989

Carissimo Padre,

Ti ringrazio di cuore per l’invito di partecipare alla settimana di celebrazioni in onore del nostro compianto P. Agostino Trapè. Avrei un grande desiderio di parteciparvi, specialmente a Montegiorgio, suo paese d’origine.

Purtroppo durante quei giorni si celebreranno tre Capitoli Provinciali, quello della Provincia di Castiglia nella Spagna, quello della Provincia d’Inghilterra e Scozia e quello della provincia d’Irlanda e non ho potuto liberarmi dagli inviti pressanti di esservi presente come preside a tutti e tre.

È mia viva speranza e augurio che le celebrazioni riescano bene e che vi si possa offrire un’altra occasione per onorare la memoria di padre Agostino Trapè.
Distinti e affettuosi saluti

Martin Nolan OSA

Priore generale

Pontificia Università Lateranense

Il Rettore: + Pietro Rossano

SCV 9/ 3/ 1989

Caro Padre,

Rispondo con ritardo alla sua gentilissima lettera del 15/2/89 e volentieri vedrò il nome della nostra Università, alla quale il padre Trapè ha dato collaborazione e lustro, tra i promotori delle celebrazioni.

Il padre Trapè è stato una di quelle persone uniche che la Provvidenza divina fa sorgere ogni tanto nella Chiesa per compiere un’opera d’eccezione a vantaggio di tutta la Chiesa, soprattutto della sua cultura teologica. Il suo nome brillerà nella storia non soltanto nella grande famiglia Agostiniana, ma tra tutti i cultori delle scienze teologiche e spirituali.

Con tutta la mia stima e amicizia per Lei e per i suoi collaboratori, mi creda

Il Vescovo Vittorio Cecchi

Macerata 16/3/1989

Caro Padre,

La ringrazio con tutto il cuore per avermi fatto conoscere l’iniziativa a Montegiorgio di una settimana di celebrazioni in onore del carissimo padre Agostino Trapè, di venerata memoria, dal 2 al 9 Aprile.

Ho conosciuto il carissimo Padre fin dai tempi del Concilio, cui partecipò con il suo gran cuore e con la sua bella mente, felice di vedere quanto fosse presente nella mente e negli scritti dei Padri Conciliari il suo grande Padre e Maestro sant’Agostino.

Ricordo ancora con gioia un corso di esercizi che il caro padre Trapè tenne parecchi anni or sono a noi Vescovi marchigiani a Monte Giove. Fu un vero dono del Signore per la sua dottrina e per la sua pietà.

Ho seguito sempre con tanta stima la sua opera instancabile per l’applicazione del Concilio, specialmente nella fondazione dell’Istituto di Patrologia a Roma e nella pubblicazione delle Opere tradotte di Sant’Agostino.

Padre Trapè era guidato da uno straordinario amore alla Chiesa, di cui è stato umile e grande servitore con la fedeltà del figlio più devoto. È bene ricordarne e celebrarne la memoria per procedere con fiducia e con memoria nella via da Lui segnata.

Benedico quanti parteciperanno alla settimana e prego per quell’Anima carissima perché dal Cielo ne assicuri i più grandi frutti.

Caro Padre, mi rallegro con Lei e Le auguro di cuore di portare a compimento le Opere che padre Trapè Le ha affidato.

In unione di preghiera, Buona Pasqua

Il Vescovo Pasquale Macchi

Loreto, 17 marzo 1989

Caro Padre,

Le sono molto grato per l’annuncio della settimana di celebrazioni in onore di padre Agostino Trapè.

Ricordo il padre Trapè con profonda ammirazione e con sincera stima. Altissima venerazione aveva per lui Paolo VI che ebbe modo in diverse circostanze di apprezzarne la sapienza e la bontà.

Formulo i miei più fervidi voti perché le celebrazioni del prossimo aprile servano a rendere più viva la memoria del caro Padre tra i suoi concittadini e servano a riproporne la figura al mondo ecclesiale italiano, così che il suo esempio possa essere di stimolo a continuare la sua opera benemerita sia per la pubblicazione delle opere di Sant’Agostino sia per gli studi del grande Dottore della Chiesa.

Voglia gradire i miei più fervidi voti.

Il Vescovo Gaetano Michetti

Pesaro 24/3/1993

Reverendo Padre,

esprimo la più viva e convinta adesione alla Settimana di celebrazioni rievocative del grande Agostiniano padre Trapè, che ha dato lustro alla Chiesa, all’Ordine Agostiniano e alla sua Città natale di Montegiorgio, con la sua scienza e sapienza e con la sua mitezza paterna della sua personalità di maestro e guida spirituale.

Il mio clero Pesarese Lo ricorda vivamente per un Corso di Esercizi spirituali dettatoci qualche anno fa.

Mirabile la capacità dello studioso padre Trapè di avvicinare anche i semplici a Sant’Agostino, « Uomo sommo »: ma proprio per questo, non di facile accesso.

Auguro ogni buona riuscita alla Settimana cui mi sento, fin da ora, spiritualmente presente.

Il Vescovo Tarcisio Carboni

Macerata, 24 marzo 1989

Carissimo Padre,

sono molto lieto della settimana di celebrazioni organizzata a Monte Giorgio dal 2 al 9 aprile del corrente anno.

Il padre Agostino Trapè è certamente una di quelle figure di grande rilievo che fa onore non soltanto alla sua Città natale, ma a tutto l’Ordine Agostiniano, alla Santa Chiesa ed alla cultura: non sarà facile incontrare altra personalità così approfondita nella conoscenza del pensiero filosofico e teologico del grande Vescovo di Ippona.

Mi unisco all’iniziativa e mi congratulo con tutti gli ammiratori e collaboratori del padre Trapè. Con i migliori auguri d’un ottimo successo, saluto

Il Vicario di Sua Santità per la Città del Vaticano

+ Pietro Canisio Van Lierde, agostiniano

Città del Vaticano, 30 Marzo 1989

Reverendo Confratello,

In una sua recente e cara lettera Lei mi chiede una parola di apprezzamento e di benedizione a testimonianza del Reverendissimo padre Trapè al quale devotamente si prepara una settimana di celebrazioni proprio a Montegiorgio suo paese nativo.

Lo compio volentieri non solo perché è giusto e doveroso ricordare i veri meriti di colui che è stato anche Priore Generale dell’Ordine agostiniano ma anche per una mia conoscenza prolungata e particolare del Reverendissimo Agostino Trapè.

Lei, caro Padre, comprenderà che devo esprimere i miei pensieri molto succintamente non oltrepassando i limiti di una lettera.

Ho conosciuto il caro padre Agostino mentre ero sottomaestro dei giovani professi chierici del Collegio Internazionale di S. Monica a Roma e, più tardi, mentre coprivo la carica di rettore, quale confratello e professore di Teologia dogmatica.

Apprezzo padre Agostino Trapè per il suo spirito di assiduo e prolungato studio, per la sua grande competenza nella dottrina del Santo Padre Agostino, per il suo carattere di fedele religioso agostiniano e il suo forte dinamismo nella diffusione della dottrina di Sant’Agostino, della vita dei Santi dell’Ordine e di una fattiva presenza degli agostiniani nel governo centrale della Chiesa.

Mi spiego brevemente. Padre Agostino Trapè era particolarmente inclinato allo studio, alla ricerca obbiettiva della verità e seguendo questa sua inclinazione ha potuto raggiungere una effettiva ed alta competenza nella disciplina sacra, nella Teologia ed in modo eminente nella scienza approfondita ed estesa del pensiero dell’amato Sant’Agostino.

Nella vita dell’Ordine agostiniano era diventato un rappresentante tipico e preclaro dell’attività scientifica e conseguentemente dell’apostolato scientifico e Le dico con tutta sincerità: a mia modesta opinione trovasi qui la grandezza del Reverendissimo padre Agostino Trapè. Una vita prolungata nello studio e di studio, un apostolato fervoroso del pensiero intellettuale e spirituale del vastissimo campo del Dottore della Chiesa Sant’Agostino costa molto sacrificio, cioè rinunce, silenzio, applicazione costante, perseveranza.

Padre Trapè è qui perfetto imitatore dell’indimenticabile padre Antonio Casamassa con l’aggiunta, però, di un più intenso apostolato diffusivo, ricco e energico, specialmente dopo gli anni del suo Generalato 1965-1971.

Un suo davvero esimio merito è la ponderata fondazione dell’« Augustinianum » affiliato all’Università Pontificia Lateranense, creando attraverso l’« Augustinianum » un autentico Centro di severi studi agostiniani dentro l’Ordine agostiniano e fuori dell’Ordine nella vita centrale della Chiesa cattolica.

A questa non facile intrapresa aggiungansi le molte chiare pubblicazioni culminate nella prima edizione italiana di tutte le opere di sant’Agostino con testo latino accanto ed erudite introduzioni e note.

E come non ricordare, di più, la « preparazione » della Lettera Apostolica « Augustinum Hipponensem » del Sommo Pontefice Giovanni Paolo II, le voci « Sant’Agostino » in Enciclopedia Bibliotheca Sanctorum I, in Patrologia III, le non poche lettere scritte all’Ordine agostiniano durante il suo Generalato?

Ed ancora i libri e gli opuscoli scritti per diffondere la conoscenza del Santo Padre Agostino, della Santa Madre Monica e della Santa consorella Rita da Cascia e di San Nicola da Tolentino? Ed anche per dimostrare l’attualità di sant’Agostino?

Caro Padre, Lei come anch’io, conosciamo il « Canto del cigno » del caro defunto: « Il Maestro interiore », pubblicato nel mese della pia morte del padre Agostino Trapè, giugno 1987, ultima gran fatica al termine della vita terrestre.

Non è commovente? Non tocca forse la mente e il cuore?

La saluto, caro confratello. La prego: con altri continui l’Opera del Defunto che vive.

Il vescovo Odo Fusi-Pecci

Senigallia, 2 aprile 1989

Rev. Padre,

ella mi chiede una testimonianza sui miei rapporti con P. Agostino Trapè, di venerata memoria. Lo faccio volentieri in segno di gratitudine per la bontà che usò verso di me.

Durante i miei studi di teologia all’Università Gregoriana ebbi tra i miei professori il P. Charle Boyer, S. J., insigne studioso di sant’Agostino e con lui feci la mia tesi di laurea su un tema sino allora poco studiato: Il pastore d’anime in sant’Agostino. In un successivo incontro, casuale, con P. Trapè fu egli stesso ad aprire il discorso sul mio modesto saggio. In seguito, nel mio ministero di vescovo, chiamai P. Trapè a tenere un corso di esercizi spirituali al mio presbiterio diocesano ed ebbi così modo di intrattenermi con lui in dialogo alquanto a lungo, con crescente interesse. V’era infatti tanta convergenza di pensiero che nasceva dall’amore alla figura di sant’Agostino.

Ciò che mi aveva portato a studiarne l’aspetto pastorale era stata una riflessione che avevo fatto a P. Boyer. Egli mi aveva indicato quale tema di tesi la visione di Dio in sant’Agostino; ad un primo approccio mi ero reso conto che in merito vi era già stata abbondante ricerca ed io cercavo qualche aspetto meno studiato sino allora; dissi a P. Boyer che mi sembrava interessante considerare come sant’Agostino aveva saputo unire il suo grande amore allo studio al suo ministero di vescovo in servizio pastorale alla sua diocesi. Egli aderì subito invitandomi a studiare in particolare i Sermones di sant’Agostino. Vi trovai materiale sufficiente ed egli mi fece fretta perché l’argomento era anche allo studio di un teologo olandese che lo aveva scoperto e voleva che si arrivasse prima.

Fu proprio questa dimensione di sant’Agostino che ispirava la sua pastorale quotidiana alla sua teologia che maturò l’intesa tra P. Trapè e me, che si sviluppò in un clima di quasi amicizia.
P. Trapè non era solo un profondo conoscitore della teologia di sant’Agostino ma anche un suo vero figlio spirituale animato da vero ardore apostolico: emerge chiaramente dal suo volume su sant’Agostino e viene testimoniato dalla generosa dedizione con la quale ha promosso e seguito costantemente i numerosi corsi di teologia per laici, come anche dalla pronta disponibilità a corsi di spiritualità per sacerdoti, religiosi e laici.

Era intimamente convinto che il grande dottore e vescovo di Ippona tornava particolarmente attuale con la sua teologia e il suo ministero pastorale, centrati l’una e l’altro sul suo sit amoris officium pascere dominicum gregem (In Io. Ev. tr. 123,5), in questo nostro tempo caratterizzato dalla urgenza di costruire, secondo l’insistente indicazione e richiamo dei Papi, la «civiltà dell’amore ».

Il vescovo Cleto Bellucci

Fermo 5 Aprile 1989

Reverendissimo Mons. Vicario,

Ti prego di recare il mio saluto, assicurare del mio ricordo nella preghiera, a tutti i sacerdoti presenti.

Auguro vivamente a tutti che le ore di ascolto e la memoria di P. Agostino Trapè siano di conforto, e occasione di quel costante ritorno alle radici ideali della nostra missione sacerdotale, che deve caratterizzare la nostra quotidiana offerta.

Benedico tutti paternamente,

Il Presidente della Repubblica

Francesco Cossiga

Roma, 28 Marzo 1989

Desidero manifestare sentimenti di viva personale adesione alla settimana di celebrazioni promossa dalla Nuova Biblioteca Agostiniana in onore di padre Agostino Trapè, indimenticato, prestigioso fondatore e presidente dell’Institutum Patristicum Augustinianum.

intelligenza tra le più acute e raffinate, padre Trapè ci ha lasciato una testimonianza esemplare di dedizione e di caritatevole sollecitudine nel suo quotidiano e infaticabile impegno di religioso, di docente, di fervente studioso di teologia.

In questa solenne occasione mi è dunque particolarmente gradito far giungere a quanti prendono parte alle manifestazioni in sua memoria un augurio ed un pensiero molto cordiale.

L’Onorevole Giulio Andreotti

Roma 18 Marzo 1989

Mi unisco a quanti ricorderanno in Montegiorgio carissimo padre Trapè.

La sua figura univa doti eccezionali di intelligenza et insieme un calore umano straordinario.

Ebbi la gioia in particolare di preparare con lui il seminario di Lutero et apprezzai enormemente il suo equilibrio et la sua fede.

Ministero Beni culturali e Ambientali

Francesco Sisinni, direttore generale

Roma 6 Aprile 1989

Profondamente rammaricato di non poter intervenire come programmato alla manifestazione in onore di P. Trapè desidero far giungere l’espressione del mio devoto ricordo dell’insigne studioso et esemplare maestro.

P. Trapè, con i suoi scritti et il suo magistero ci ha fatto conoscere meglio e meglio godere la ricchezza spirituale e la profondità di pensiero del sempre vivo et attuale Agostino.

Università Pontificia Lateranense

A. Galuzzi

Città del Vaticano 16/6/87

Rev.mo padre Preside,

a nome della Facoltà teologica esprimo a Lei, al Corpo docente dell’Augustinianum e ai Confratelli il segno della solidarietà cristiana mentre il beneamato P. Trapè entra nella gloria, nella quale ha creduto e ha aiutato noi, poveri suoi studenti, a credere e sperare.

Come segno di partecipazione, dono... il quaderno che raccoglie ad verbum le lezioni del Maestro, tenute nell’anno 1961/62 all’Università Lateranense dal titolo « Introductio in S. Augustinum ». Sono il frutto di quattro studenti che non lasciavano cadere neppur un iota di quanto ci comunicava: quando poi non eravamo sicuri della citazione, P. Trapè ci passava dei foglietti.

È stato un Maestro per tanti di noi, al quale dobbiamo gratitudine!

In humilitate precum ad Deum, un abbraccio.